Aura assistenza notturna ospedaliera a Bologna, ti offre questo articolo.

Vaccini Covid, qual è l’efficacia e la durata? Le differenze.

Il calo di efficacia vaccinale riguarda il riscontro di un indebolimento della risposta vaccinale dopo alcuni mesi dalla prima inoculazione, circa dopo sei mesi. Lo si è visto in Israele, con il rialzo dei contagi tra i vaccinati. Anche in California con un recente studio che ha misurato le reinfezioni dei sanitari negli ultimi mesi. È il motivo per cui alcuni Paesi propongono le terze dosi a persone fragili o che siano state vaccinate per prime.

Dalle prime ricerche che mettono i due candidati a confronto emerge che il vaccino di Moderna potrebbe offrire una risposta immunitaria più forte. I suoi effetti sembrano svanire più lentamente rispetto al vaccino omologo a mRNA di Pfizer. Uno studio pubblicato questa settimana sul Journal of American Medical Association ha scoperto che gli operatori sanitari belgi che avevano ricevuto Moderna avevano un numero di anticorpi più che doppio rispetto a quelli che avevano ricevuto Pfizer. Uno studio di questa settimana dell’Università della Virginia ha scoperto che i destinatari del vaccino Moderna avevano più anticorpi di quelli dati da Pfizer. Le differenze più marcate nelle persone anziane.

l’efficacia di Pfizer è scesa a un tasso dell’80% contro l’infezione sintomatica dopo quattro-sei mesi, contro il 93 per cento di Moderna dopo cinque-sei mesi.

Comunque i risultati del confronto tra i due vaccini RNA non sono ancora conclusivi e le cifre possono nascondere margini di errore.

Ecco alcune ipotesi per spiegare i migliori dati di Moderna: la sua protezione potrebbe durare più a lungo perché la sua dose di mRNA è tre volte maggiore rispetto a quella di Pfizer. Un’altra variabile importante potrebbe essere il tempo trascorso tra le due dosi, con quattro settimane raccomandate per Moderna e tre settimane per Pfizer. 

Aura fornisce assistenza domiciliare ad anziani e malati, clicca qui.

Visita www.auraassistenza.com