Ansia e Depressione

La personalità è uno dei fattori più importanti nel condizionare il grado di adattamento: soggetti con caratteristiche psicologiche di rigidità, autoritarismo, egocentrismo o insicurezza, labilità, eccessiva passività possono avere notevoli difficoltà nell’adattarsi alle nuove condizioni dettate dalla vecchiaia.
Una carenza nelle abilità di gestione dei rapidi cambiamenti che si verificano, può portare a risposte ansiose e depressive fino all’instaurarsi di situazioni francamente patologiche.

Ansia
L’ ansia non sempre è uno stato disfunzionale, patologico, da curare. Frequentemente è avvertita come un senso d’apprensione a fronte di preoccupazioni per eventi imminenti e reali. Questo tipo di ansia è una reazione normale a una circostanza specifica. L’ansia patologica scatena invece un senso di pericolo incombente che si associa praticamente a qualsiasi situazione di incertezza: si tratta di un intenso disagio psichico, generato dalla sensazione di non essere in grado di fronteggiare gli eventi futuri. Una percezione sottostimata delle proprie risorse rispetto alle richieste ambientali, che perdura nel tempo può generare un sentimento di continuo allarme, frequentemente accompagnato da sintomi fisici: tensione muscolare, sudorazione intensa, senso di chiusura o pesantezza allo stomaco, difficoltà respiratorie, tremori, debolezza, tachicardia, ecc. Situazioni di questo tipo possono inoltre alimentare pensieri e sensazioni di impotenza che generano risposte astensionistiche, alimentando circoli viziosi che conducono a depressione.
Nell’anziano i disturbi d’ansia presentano alcune particolarità: ad esempio, riguardo alle fobie, l’oggetto fobico è frequentemente associato al tema della sicurezza (paura di essere derubati, aggrediti, di avere incidenti nel traffico…). Nell’anziano bisogna inoltre tener conto dell’interazione con alcuni farmaci e degli effetti di alcune malattie, nonché degli effetti paradossi degli stessi farmaci ansiolitici.

Depressione
La depressione, è un disturbo dell’umore caratterizzato da sentimenti di malinconia, e abbattimento, a cui si accompagna spesso, sul piano fisico, l’astenia, cioè una condizione più o meno accentuata di fiacchezza e mancanza di energia. Questa situazione si associa ad alcuni sintomi, quali: calo dell’interesse e del piacere nelle attività giornaliere, abbassamento del tono dell’umore, sentimenti di colpa e mancanza di autostima, pensieri di morte e di suicidio, agitazione e rallentamento psicomotorio, disturbi del sonno, disturbi dell’appetito, difficoltà di concentrazione e di memoria, senso di persistente insicurezza.
La depressione nella terza età è una patologia sottovalutata, anche a causa di pregiudizi che portano a ritenere che questi sintomi siano caratteristici degli anziani, che, invecchiando, hanno sviluppato una peggiore visione di sé, del loro contesto sociale, del loro futuro.
Inoltre, non sempre l’anziano manifesta depressione attraverso l’espressione di tristezza e abbattimento. Sono invece caratteristici nel quadro sintomatologico depressivo dell’anziano: irritabilità, tendenza al ritiro sociale e sintomatologia somatica (astenia, dolori). Tutti questi elementi rendono più difficoltosa la diagnosi e il relativo trattamento.
Nella letteratura sono indicati come fattori di rischio per la depressione nell’anziano: condizione di lutto, presenza di disturbi del sonno, disabilità, precedente depressione e genere femminile (Cole & Dendukuri, Am J Psychiatry 2003). Nella valutazione diagnostica vanno tenuti in conto anche fattori di ordine biologico, quali eventuali pregressi episodi depressivi maggiori, familiarità. Possono trovarsi anche forme depressive ad esordio tardivo, frequentemente correlate con patologie esordite in vecchiaia, per lo più di carattere neurologico (es. demenze).

Trattamento 
Il trattamento della depressione dipende dalla tipologia e dalla gravità di tale condizione patologica. Nella gestione di ansia e depressione è utile associare, all’eventuale terapia farmacologica, tecniche di rilassamento e interventi psicoterapici che aiutino il paziente a correggere la visione distorta di sé stesso e delle sue paure, che supportino l’autoaffermazione e l’individuazione di modalità di adattamento più funzionali. È utile anche la terapia di gruppo, convenzionale o analogica (danza terapia, musicoterapia) in cui, oltre ad incrementare le abilità sociali, i pazienti possono confrontarsi su rispettive paure e sentimenti depressivi, attivandosi per trovare modi adeguati di gestirli.

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Ansia e Depressione ultima modifica: 2017-10-03T10:48:29+02:00 da Aura