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Una terapia genica ripristina la risposta dei neuroni.

Lavori in corso per lo sviluppo di una terapia genica per il Parkinson. L’ultima novità arriva dai ricercatori della Northwestern University che affermano di essere riusciti a riabilitare l’attività della levodopa, che con il tempo perde efficacia. Come riporta lo studio, i ricercatori hanno ripristinato la capacità dei neuroni di convertire la levodopa in dopamina. Ciò grazie alla sperimentazione della terapia genica nei topi proprio.

La ricerca ha anche fornito informazioni sulle cause che portano al danneggiamento dei neuroni, che nelle persone affette da Parkinson degenerano fino a morire. Questo grazie allo studio delle caratteristiche genetiche dei neuroni nei modelli di Parkinson. I ricercatori della Northwestern hanno infatti dimostrato il ruolo dei mitocondri il cui danno innesca eventi che portano al Parkinson.

Se il danno mitocondriale fosse una causa o una conseguenza della malattia è stato a lungo dibattuto. Ora questo problema è stato risolto. Si possono, così, concentrare le attenzioni sullo sviluppo di terapie per preservare la loro funzione e rallentare la perdita di questi neuroni. Tutto ciò potrebbe essere utilizzato per sviluppare test che identificano il Parkinson da 5 a 10 anni prima che si manifesti.

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