Aura assistenza domiciliare anziani con Alzheimer

Parkinson: il caffè aiuta

Aura assistenza anziani a Bologna, ti invita a leggere l’articolo.

Un consumo moderato di caffè è in grado di ritardare l’esordio del Parkinson e di indurre una più lenta evoluzione.

A scoprire il «potere» del caffè sul Parkinson è uno studio effettuato dai neurologi della Società Italiana di Neurologia. Secondo questo lavoro, pubblicato su Parkinson’s & Related Disorders, infatti, un consumo moderato di caffè ritarda l’esordio della malattia e in caso di manifestazione la rende meno grave.

Secondo lo studio, il caffè non solo avrebbe un ruolo protettivo sullo sviluppo della malattia, ma agirebbe anche come farmaco potenzialmente in grado di ritardare la progressione della stessa, una volta che si è sviluppata. Siamo ancora nell’ambito delle forti probabilità. Dalle ricerche è emerso infatti che esistono diversi fattori di rischio, come i pesticidi, ed altri come il caffè, l’attività fisica moderata, ma anche il thè, la vitamina E che sono protettivi.

Ciò che ancora deve essere compreso è come indirizzare l’azione di questi fattori per una migliore aderenza e dunque una riduzione del rischio. Infatti, non tutti i dosaggi di caffeina sono efficaci allo stesso modo. Di sicuro si può dire che il caffè previene la malattia, ne ritarda l’esordio e probabilmente induce una più lenta evoluzione. Ma non va consideriato il caffè come una sorta di panacea neuro-protettiva perché c’è molto da studiare.

Per assistenza ad anziani, visita la nostra pagina qui

Oppure visita www.auraassistenza.com

Parkinson: il caffè aiuta ultima modifica: 2022-08-29T14:51:05+02:00 da Aura