Demenza senile: test

Questo test si compone di sei domande, apparentemente banali, ma che possono davvero svelare un’eventuale calo di memoria nella persona. Ad ogni risposta errata, viene assegnato un punteggio e sarà la somma finale a rivelare se il paziente è davvero a rischio.

Ma vediamo nello specifico come si svolge il test. Si inizia con una domanda, “In che anno siamo?“, la cui risposta giusta vale 0 punti, mentre la risposta errata vale 4 punti. Stessa dinamica per la seconda domanda del test, “In che mese siamo?”, che vale 0 punti in caso di risposta corretta e 3 in caso di errore. A questo punto, al paziente sottoposto al test viene chiesto di ricordare il nome di una persona, il suo cognome, la via, il numero civico e la città in cui vive, che saranno oggetto della sesta domanda.

Si passa poi al terzo quesito, con il quale si chiede al paziente di dire qual è l’ora più vicina, senza guardare l’orologio. Anche in questo caso, la risposta esatta vale 0 punti, mentre quella sbagliata 3. Un’ulteriore prova delle facoltà mnemoniche è data dalla capacità di contare, e infatti la domanda n.4 la persona è invitata a contare al contrario, da 20 a zero: se lo fa correttamente, non ottiene alcun punto, se fa almeno un errore ottiene 2 punti e, se fa due o più errori, totalizza 4 punti. La domanda 5, invece, chiede di ripetere i dodici mesi dell’anno in ordine contrario, assegnando un punteggio pari a 0 in caso di risposta corretta, pari a 2 con un errore e pari a 4 in caso di due o più errori.

Il Six Item Item Cognitive Impairment Test, infine, si conclude con la sesta domanda, la richiesta di ripetere il nome di persone e l’indirizzo che erano stati forniti durante lo svolgimento: 0 punti se forniti correttamente, 2 punti in caso di un errore, 4 per due errori, 6 per tre errori, 8 per quattro errori e 10 nel caso in cui tutti i dati riferiti siano sbagliati.

Quando bisogna preoccuparsi? Stando ai parametri dello strumento e del medico che l’ha ideato, con un punteggio finale che oscilla tra zero e 7 punti, non vi sarebbe alcun problema di memoria, mentre sarebbe consigliato consultare un medico nel caso in cui si totalizzino 8 o 9 punti, segno di qualche limite delle facoltà mentali. Considerato a rischio di sviluppare una forma di demenza senile è invece chi nel test ha sbagliato un buon numero di risposte, accumulando tra i 10 e i 28 punti, che, sempre secondo il parere degli esperti, potrebbe indicare una compromissione delle memoria e di altre capacità cerebrali.

Il consiglio, in ogni caso, è quello di rivolgersi al medico di famiglia non appena un parente o una persona cara mostri segnali quali perdita della memoria, confusione o cambi improvvisi della personalità, in modo tale da sottoporla a eventuali approfondimenti specifici che possano rendere possibile una diagnosi precoce della patologia.



Visita il nostro sito Aura Assistenza Anziani Bologna

Clicca qui Assistenza Anziani

Aura Assistenza Anziani Bologna

Aura Assistenza Ospedaliera Bologna

Aura Assistenza Domiciliare Bologna

Aura Assistenza Malati Bologna



Demenza senile: test ultima modifica: 2018-12-18T10:25:55+02:00 da Aura