Coronavirus: presenza su materiali

Diverse ricerche cercano di stabilire la persistenza del SARS-CoV-2 su vari tipi di superfici e ambienti anche in relazione alle condizioni variabili di temperatura, umidità ecc.

Aria

Ricerche indicano che il virus può rimanere infettivo negli aerosol per ore mentre sulle superfici fino a giorni. Infatti, la COVID-19 è trasmessa dagli aerosol, in cui occorrono circa 66 minuti affinché si dimezzi il numero delle particelle di virus vitali. Il 25% mantiene ancora la virulenza dopo poco più di un’ora e il 12,5% della carica virale persiste dopo circa 3 ore.

Secondo ricercatori cinesi il virus persiste entro 1 metro quadrato intorno ai pazienti con SARS-CoV-2, ciò è stato l’elemento che fa assumere la necessità del distanziamento di almeno un metro tra le persone.

Metalli e altri materiali

Sull’acciaio inossidabile, per dimezzare la carica virale sono necessarie 5 ore e 38 minuti. Sulla plastica, invece, l’emivita è di 6 ore 49 minuti; sul cartone l’emivita è di circa tre ore e mezza. La carica virale sul rame si dimezza più velocemente che altrove, dove la metà del virus viene inattivato entro 45 minuti.

Acqua

I sistemi di sanificazione delle acque potabili dovrebbero garantire di rimuovere o inattivare il virus, così come quelli delle piscine e delle vasche di idromassaggio.

Al 23 marzo 2020 si ritiene che il rischio di trasmissione della COVID-19 attraverso i sistemi fognari sia basso; pur non potendolo escludere del tutto ad oggi non ci sono prove che ciò si sia verificato. Nell’epidemia di SARS del 2003, è stata documentata la trasmissione associata agli aerosol delle acque reflue; per cui va monitorata l’efficienza dei sistemi di clorazione delle acque reflue.

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Coronavirus: presenza su materiali ultima modifica: 2020-04-30T11:09:30+02:00 da Aura